Sabato 10 luglio alle ore 21,00 avrà luogo a Albissola Marina (SV) in Piazza Lam il primo incontro con il prof. Nico Stringa (Università Ca’ Foscari di Venezia) che parlerà sul seguente argomento: Arturo Martini, da “Valori Plastici” alle grandi terrecotte (1921 – 1933), concentrando la sua conversazione sulla stagione ligure dello scultore veneto che dapprima nello studio privato e in seguito presso la grande fornace dell’I.L.V.A. ha portato a compimento un lavoro creativo di lungo e di grande respiro, con esiti riconosciuti unanimemente come tra i maggiori della scultura mondiale.
Passando dalla terracotta di piccole e medie dimensioni, alla maiolica di piccola serie, alla maiolica ad esemplare unico e pervenendo alle grandi sculture in argilla refrattaria, Martini ha tracciato un itinerario nello stesso tempo inimitabile e però suscettibile di infinite variazioni e imitazioni, tale da diventare un classico. Il cuore della lezione sarà dunque dedicato a ripercorrere questa strada maestra della scultura italiana dei primi tre decenni del’ 900, tenendo ferme le acquisizioni raggiunte dai più importanti studiosi liguri che si sono dedicati a quella stagione, da Franco Sborgi a Liliana Ughetto, da Costantino Barile fino alla giovane generazione coinvolta anche in questi giorni nelle lezioni tenutesi in occasione delle mostre attualmente aperte tra Vado Ligure (Museo Martini a Villa Groppallo) e le Albisole, (MuDA e Museo M. Trucco).
Il secondo incontro “Sulle tracce di Arturo Martini da Treviso a Vado Ligure (e ritorno)” si terrà lunedì 12 luglio a Vado Ligure presso il Giardino del Museo Civico, sempre alle ore 21,00.
Verterà sulla stagione trevigiana di Martini (dal 1905 al 1919) e sul periodo veneziano (1942-1945), due momenti importanti nei quali la ceramica riveste un ruolo molto rilevante, nel periodo formativo innanzitutto e nella fase di passaggio dalle ideazioni per la manifattura Gregorj fino ai capolavori giovanili (1913-1914): per es. Fanciulla piena d’amore e La prostituta (entrambe al Museo di Ca’ Pesaro).
Nell’ultima fase della sua vita, chiamato alla cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Martini possiamo dire è diventato un altro artista, uno scultore d’avanguardia, un pittore, un teorico dell’arte e della scultura, disponibile ad affrontare di nuovo gli impegni monumentali (Rilievi per l’Arengario a Milano, Tito Livio, Palinuro per Padova) ma anche a iniziare un totale ripensamento della tradizione, antica e recente, disposto dunque a una autocritica radicale.
La conferenza del Prof. Stringa è curata dal Comune di Vado Ligure e dalla Cooperativa culturale ARCA.
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